Questo provvedimento non ha solo l’elemento di unire in maniera stabile la Sicilia alla Calabria, ma anche quello di creare un’aspettativa verso ciò che gli italiani hanno sempre fatto nella storia, ovvero le grandI opere.
Nelle 85 audizioni fatte in commissione Ambiente e in commissione Trasporti abbiamo ritrovato che lo schema del Ponte di Messina viene venduto ed esportato in tutto il mondo dalle nostre migliori aziende costruttrici: abbiamo quindi un modello esportato ovunque che porta il nome di un’infrastruttura che in questa Nazione non è ancora stata costruita.
Le grandi opere infrastrutturali possono convivere con l’ambiente e devono rispettarlo. Questo decreto ha caratteristiche pragmatiche e al tempo stesso rispettose dell’ecosistema. Abbiamo fatto un grande lavoro, riprendendo in mano ciò che era stato accantonato, aggiornandolo, contestualizzandolo e rimettendolo in moto.
Il lavoro portato avanti nelle commissioni con circa 140 emendamenti esaminati dà l’idea di quanto grande sia stato lo studio e l’approfondimento compiuto in questi mesi”.
Mauro Rotelli – Presidente della Commissione Ambiente, Infrastrutture e Territorio della Camera dei Deputati