Sulle discoteche si abbatte l’ennesimo stop del governo: rimarranno chiuse a prescindere dal green pass, reso obbligatorio per ristoranti e palestre.
Si tratta dell’ultimo colpo di grazia su un settore martoriato da oltre quindici mesi e ormai ridotto in ginocchio.
Solo in provincia di Viterbo sono una decina le attività chiuse da più di un anno, con circa 400 persone coinvolte tra lavoro diretto e indotto, mentre a livello nazionale, stando alle dichiarazioni di Maurizio Pasca, presidente nazionale della Silb, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, sono oltre 100mila le persone che, da 18 mesi, non percepiscono uno stipendio e non possono accedere agli ammortizzatori sociali.
Con quest’ultima chiusura forzata il governo si rende complice dell’abusivismo nel settore ed, inoltre, favorisce l’assembramento di giovani in luoghi non sicuri che possono diventare, in breve tempo, focolai incontrollati di trasmissione del virus.
Una decisione scellerata sia dal punto di vista economico che sanitario, che potrebbe gravemente compromettere tutti i sacrifici fatti finora per il contenimento dei contagi.