Celebrazione, ricordo e momento di riflessione.
Ho iniziato l’ultima campagna elettorale alla Caritas Diocesana di Viterbo.
Luca, il diacono che la dirige, ci parlò di una nuova povertà sempre più emergente dal territorio, quella dei padri separati.
Cosa fare?
Il mantenimento deve per esempio tenere in considerazione del tenore di vita sia quando il figlio sta con la madre sia quando sta con il padre.
Va recepita in legge la più recente sentenza di cassazione sul mantenimento ex moglie, entrambe le forme di mantenimento devono essere (scaricabili/detraibili?) dalla dichiarazione dei redditi, la casa dove il padre separato va a vivere deve essere considerata prima casa, ci deve essere effettività dell’affidamento congiunto ed il riconoscimento dell’alienazione parentale.
Ma anche revoca immediata della responsabilità genitoriale e misure più rigide anche sul piano patrimoniale al genitore che viene meno ai doveri materiali e morali nei confronti dei minori.
Credo sia una battaglia di civiltà.
Voi cosa ne pensate?